giovedì 12 luglio 2012

la crisi del 32esimo anno

Secondo me è come quando quegli uomini di mezza età si fanno crescere i capelli e si comprano una decappottabile, e poi magari si fanno fare un tatuaggio. Io i tatuaggi li ho già, i capelli lunghi pure, i soldi per la decappottabile no, ma del resto, non sono un uomo di mezza età. No, nonostante la foto possa trarre in inganno, giuro che non lo sono. Ma ogni tanto rivorrei i miei pocopiùcheventanni. Non tutte le cose che avevo a pocopiùcheventanni. Solo l'età diciamo. Cioè, quella sensazione che mi faceva dire "vabbè, ho pocopiùcheventanni, ho un sacco di tempo ancora per fare quello che mi pare" invece di quella che mi fa pensare "ho già 32 anni ecc. ecc." ove per "ecc ecc" si intenda: non sono diventata una scrittrice come volevo, non ho viaggiato per tutto il mondo, non sono diventata una ballerina come volevo all'asilo, non sono diventata architetto come volevo alle scuole medie, non sono diventata giornalista di viaggi come sognavo poi all'università. Vabbè, per la storia della ballerina ci ho rinunciato subito, causa la corporatura leggiadra e la grazia di un teletubbies. Intendiamoci, non è che tutto quello che ho ora non mi piaccia. Il mio compagno e la nostra casa con cane annesso mi piacciono assai, non ce li avevo a pocopiùcheventanni, nè vorrei essere come ero allora visto che ero una deficiente piena di piercing coi capelli rosa (si perchè il mondo è cattivo, io sono controcorrente, coi miei piercing e i miei tatuaggi cambierò il mondo) ma vorrei avere quell'età e quello che ho adesso. Vista la crisi dei 32 anni, e visto che non mi posso permettere di avere la decappottabile, mi riprendo una cosa che avevo a pocopiùcheventanni. Un blog. che ora è un mezzo abbastanza vintage, mi rendo conto. Ma sarà la mia decappottabile. E poi forse mi rifarò i capelli rosa. Il rosa cambierà il mondo.

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